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PARTE QUARTA | 139 |
LXXIX.
La qual novella siccome l’udio
Griseida, che già non si curava
Del padre più, oimè tristo il cor mio!
Disse fra sè, e forte le noiava,
Come a colei ch’avea volto il disio
A Troilo, il quale più che altro amava,
E per paura ciò ch’udia contare
Non fosse ver, non ardia domandare.
LXXX.
Ma come noi veggiam che egli avviene,
Che l’una donna all’altra a visitare
Ne’ casi nuovi va se le vuol bene,
Così sen venner molte a dimorare
Con Griseida il giorno, tutte piene
Di pietosa allegrezza, e a raccontare
Le cominciaron con ordine il fatto,
Com’ell’era renduta, e con che patto.
LXXXI.
Diceva l’una: certo assai mi piace
Che tu torni al tuo padre e sii con lui.
L’altra diceva: e a me me ne dispiace
Vederla dipartir quinci da nui.
L’altra diceva: ella potrà la pace
Nostra ordinare, e far con esso lui,
Il qual sapete, come avete udito,
Che prender fa qual vuol d’ogni partito.