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158 | IL FILOSTRATO |
CXXXVI.
Egli è, come tu sai, vecchio ed avaro,
E qui ha ciò che gli può fare udire
Il che io gli dirò, s’egli l’ha caro,
Per lo miglior mi faccia qui reddire,
Mostrandogli com’io possa riparo,
Ad ogni cosa che sopravvenire
Potesse, porre, ed el per avarizia
Della mia ritornata avrà letizia.
CXXXVII.
Troilo attento la donna ascoltava,
Ed il dir suo gli toccava la mente,
E quasi verisimil gli sembrava
Dover ciò che diceva certamente
Esser così, ma perchè molto amava,
Pur fede vi prestava lentamente;
Ma alla fin, come che vago fosse,
Seco cercando, a crederlo si mosse.
CXXXVIII.
Laonde parte della grave doglia
Da lor partissi, e ritornò speranza;
E divenuti poi di men ria voglia,
Ricominciaron l’amorosa danza:
E sì come l’uccel di foglia in foglia
Nel nuovo tempo prende dilettanza
Del canto suo; così facean costoro,
Di molte cose parlando fra loro,