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Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo I, 1831.djvu/138

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118 COMENTO DEL BOCCACCI

le parole; conciosiacosachè nell’Apocalissi, per eccellenza quello si creda avvenire, che in alcun altro libro della sacra Scrittura non avviene. Tuttavia, acciocchè più pienamente si creda non ogni parola avere allegorico senso, leggasi quello che ne scrive santo Agostino nel libro dell’eterna Jerusalem, dicendo: Non omnia, quae gesta narrantur, aliquid etiam significare putanda sunt; sed propter illa, quae aliquid significant afferuntur; solo enim vere terra praescinditur; sed ut hoc fieri possi, aratri membra sunt necessaria. Et soli nervi in citaris, atque hujusmodi vasis musicis aptantur ad cantum; sed ut aptari possint, insunt etiam in compagibus organorum, quae non percutiuntur a canentibus, sed etiam ea, quae percussa resonant, hinc connectuntur, etc. E perciò estimo, che molto più onesto sia a credere ad Agostino, che stoltamente opinare quello che manifestamente si può riprovare: e quinci prendere certezza, se alcuna cosa allegorizzando è omessa, quella non per negligenza, ma per non conoscere che opportuna vi sia l’allegoria essere stata intralasciata.


CAPITOLO SECONDO.


Lo giorno se n’andava, e l’aer bruno, ec.

Comincia qui la parte seconda di questa prima Cantica chiamata Inferno, nella qual dissi l’autore cominciare suo trattato. E comechè questa si potesse in diverse maniere dividere, questa sola in-