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Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo I, 1831.djvu/144

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124 COMENTO DEL BOCCACCI

sto. E la ragione è, che Giove si chiama in latino Juppiter, il quale noi intendiamo Juvans Pater, Il qual nome, se ben vorrem riguardare, ad alcun altro che a Dio padre dirittamente non s’appartiene; perciocchè esso solo dirittamente si può dir padre; perciocchè essendo senza avere avuto padre, e delle cose eterne ed eziandio dell’altre unico e vero creatore e padre, e oltre a ciò ad ogni onesta operazione è veramente aiutatore, nè si può senza il suo aiuto alcuna cosa perfettamente ad effetto recare; e così quante volte in alcuno onesto atto Giove si nomina, possiamo e dobbiamo di Dio onnipotente intendere. Così adunque, ritornando al proposito, meritamente di Giove e della Memoria possiam dire le Muse essere state figliuole, in quanto egli è vero dimostratore della ragione di qualunque cosa. Le quali sue dimostrazioni servate nella memoria, fanno scienza ne’ mortali, per la quale qui, largamente prendendo, s’intendono le Muse: e così sarà la memoria ricevitrice e ritenitrice di questo santo seme, e poi riducente, quivi partoritrice madre delle muse. Le quali, dice il predetto Isidero nel libro preallegato, essere nominate a quœrendo, cioè da cercare; perciocchè per esse, siccome gli antichi vogliono, si cerca la ragione de’ versi, e la modulazione della voce. E per questo, per derivazione, viene dal nome loro questo nome di musica, la quale è scienza di sapere moderare le voci. E da questa ragione si può prendere la cagione perchè più se l’hanno i poeti fatte familiari che alcun’altra maniera di scientifici. Sono queste muse in numero nove: e perchè elle sie-