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156 COMENTO DEL BOCCACCI

e fascianle gli occhi, e fannole volgere una ruota, siccome per Boezio, de consolatione, appare: ma chi le fascia gli occhi, non intende bene ciò fa, perciocchè come appresso apparirà, ogni permutazion di costei va a diterminato e veduto fine; e se l’effetto di quella non segue, non è per ignoranza de’ causatori della permutazione, ma per lo libero arbitrio di colui in cui si dirizza, il quale avvedutamente quella schifa; Le sue permutazion, che questa ministra fa de’ beni temporali, non hanno triegue, cioè intermissione alcuna, siccome coloro che guerreggiano hanno ne’ tempi delle triegue; e perciocchè nelle sue permutazioni non è alcun riposo, può apparire che

Necessità la fa esser veloce,

e in queste parole vuole intendere l’autore i movimenti di questa ministra continui, essere di necessità: le quali parole non bene intese, potrebbon generare errore, il quale con la grazia di Dio si torrà via qui appresso, dove esplicato il testo a questa ministra pertenente, dimostrerò quello che intendo essere questa fortuna: Sì spesso vien, il suo permutare, nel quale ella appare esser veloce, che vicenda consegue, cioè che gli pare questo suo permutare vicendevolmente seguire, inquanto alcuna volta veggiamo uno medesimo uomo, di quale che stato si sia, essere e felice e misero più volte nella vita sua. Questa, cioè fortuna, è colei, che tanto è posta in croce, dalle bestemmie e da’ rammarichii,

Pur da color che le dovrian dar lode,

siccome uomini ben trattati da lei,

Dandole biasmo a torto, e mala voce,