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SOPRA DANTE | 293 |
chiamata Medusa, la seconda Steno, la terza Euriale, e tutte e tre furono chiamate Gorgoni: e secodochè testimonia la fama antica, non ebbero tra tutte e tre che uno occhio, il quale vicendevolmente usavano: e come scrive Pomponio Mela nella sua cosmografia, esse signoreggiarono l’isole chiamate Orcade, le quali si dicono essere nel mare oceano etiopico, di rincontro a quegli Etiopi che son cognominati Esperidi: la qual cosa par che testimonii Lucano dove scrive:
Finibus extremis Libyes, ubi fervida tellus
Accipit Oceanum demisso Sole calentem,
Squalebant late Phorcynidos arva Medusae etc.
E dicesi queste sorelle avere avuta questa proprietà, che chiunque le riguardava, incontanente si convertiva in sasso. E di Medusa, la maggiore delle tre, siccome Teodonzio scrive, si dice che ella fu oltre ad ogni altra femmina bella; e intra l’altre cose più ragguardevoli della sua bellezza, dicono essere stati i suoi capelli, i quali non solamente avea biondi, ma gli aveva che parevan d’oro; dallo splendore dei quali preso Nettuno, giacque con lei nel tempio di Minerva; e di questo congiugnimento vogliono nascesse il cavallo nominato Pegaso: ma Minerva turbata della ignominia, nella qual pareva il suo tempio divenuto per questo adulterio, acciocchè non rimanesse impunita, dicono che i capelli d’oro di Medusa trasformò in serpenti; per la qual cosa Medusa, di bellissima femmina divenne una cosa mostruosa. La qual cosa essendo per fama divulgata per tutto, pervenne in Grecia agli orecchi di Perseo, in quei