Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo II, 1831.djvu/73

Da Wikisource.

SOPRA DANTE 69

siccome nella esposizione letterale si mostra.1 Adunque assai convenientemente pare essere per la persona dì Minos in questo luogo figurata la divina giustizia. Ma che questa divina giustizia dimostri, per lo ravvolgimento della coda di Minos, intorno all’esecuzione de’ suoi giudicii è da vedere. Ceita cosa è, la coda essere l’ultimo membro, e l’ultima parte del corpo di qualunque animale, al quale la natura l’ha conceduta: e quantunque ella serva a più cose gli animali che l’hanno, alla presente materia non intende l’autore altro, secondo il mio giudicio, se non la strema2 e ultima parte della vita nostra, secondo la qualità della quale si forma il giudicio della divina giustizia: perciocchè quantunque l’uomo sia scelleratamente vivuto, se egli nello estremo della sua vita, pentendosi delle mal fatte cose, e con buone compunzioni e con puro cuore si rivolge alla misericordia di Dio, senza alcun dubbio è ricevuto da essa, e giudicato degno di salvazione: il che in molti esempli n’è dimostrato per la divina Scrittura, e massimamente in quello ladrone, il quale col nostro signore Gesù Cristo fu crocifisso, il quale avendo tutti i dì suoi menati male, e come peccatore riconosciu-

  1. Il Manoscritto ha così. Adunque assai convenientemente pare essere per la persona di Minos in questo luogo la divina giustizia dimostri. Per lo ravvolgimento della coda di Minos intorno all’eaecuzione de’ suoi giudicii è da vedere. Certa cosa è ec. Non so se quel di più che si legge nella prima edizione provenga da un altro MS. o pure dalla fantasia dell’editore. Ho creduto, come lezione più completa, doverla rispettare, benchè ne sia sospetta la provenienza.
  2. Anche qui il MS. legge assai diversamente: e ultima parte della divina giustizia, perciocchè quantunque l’uomo ec.