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76 COMENTO DEL BOCCACCI

costumi di così fatte genti. E in verità, se alcuna altra onestà non dovesse da questo disonesto costume torre i giovani, ne’ quali è il fervor del sangue e le forze, e’ dovrebbe esser la grandezza dell’animo se non un giusto sdegno; non solamente rimanere se ne dovrebbono, ma vergognarsi d’aver mai seguitato o seguitare alcun costume di così fatte genti, e ogni cosa adoperare, per la quale le nazion barbare gloriar non si potessono d’esser nelle lor brutte invenzioni dagl’Italiani imitate. Seguitano oltre a questo, nelli loro errori multiplicando, e dicono che i vestimenti lunghi gl’impedivano, e non gli lasciavano nelle cose opportune esser destri. O stoltissimo argomento vano, d’ogni ragionevole sentimento voto! Così parlan questi cotali, come se coloro li quali più lunghi portano i vestimenti, non sapessono quali e quante sieno le faccende di questi tarpati; e se non che troppo sarebbe lungo il sermone, io le racconterei in parte; ma presuppognamo che pure alquante e opportune sieno, come hanno i passati nostri fatto co’ panni lunghi? come i Romani li quali in continue guerre, con l’arme in dosso ogni dì combattendo, tutto il mondo occuparono? Non mostra che a costor facesser noia i panni lunghi, ne’ quali erano in continovi e grandi eserciti. Ma forse diranno questi cotali, non esser di necessità agli uomini, li quali sono in fatti d’arme, l’avere i panni corti, come a coloro che vanno vagheggiando, o a voler dir più proprio, a color che vanno facendo la mostra alle femmine che son maschi, e ch’eglino hanno le natiche tonde, e grosse le cosce: o dissensati! Solicnsl i giovani vergognare seco