Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo II, 1831.djvu/85

Da Wikisource.

SOPRA DANTE 81

vizii, ostello di lordura, lusinghevole male, e abomiuazione e vituperio de’ vecchi: alla cui troppa licenza reprimere nostro signore primieramente istituì il matrimonio, nel quale non dando più che una moglie ad Adam, nè ad Eva più che un marito, mostrò di volere che uno fosse contento d’una, e una d’uno: il che poi nella legge data a Moisè espressamente comandò, ogn’altro congiugnimento vietando. E non bastando questo, per onestare il matrimonio, e ristrignere la presunzion nostra nel vizio, avendo già da sè l’onesta pubblica separate da così fatti congiugnimenti le madri e le figliuole, e similemente i padri e i figliuoli e gli adulterii essendo stati proibiti: da questi congiugnimenti medesimi tolsero le leggi i fratelli e le sorelle, e poi più avanti stendendosi, ancora ne tolsero assai, cioè quelli i quali o per consanguinità o per affinità parevano assai propinqui, i gradi con diligente dimostrazion distinguendo; e con queste segregando ancora le vergini, e gli uomini ancora e le femmine le quali ad un servigio avessero sacrate le nostre leggi: dalle quali cose assai manifestamente si può comprendere, quantunque in questa colpa caggiendo per incontenenza molto s’offenda Iddio, secondo la varietà delle persone divenire il peccato più e men grave. E perciò è da sapere esser molte le spezie di questo peccato, ma tra le molte, di cinque almeno farsi nelle leggi singular menzione, delle quali, acciocchè per ignoranza non si trasvada, credo esser utile quelle distintamente mostrare. Commettesi adunque questo vizio carnale tra soluto e soluta, e questa spezie ha

com. di dante T. II. 6