Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo III, 1832.djvu/243

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SOPRA DANTE 235

gnomina qui l’autor buona; e perciò da lei dinomina il nepote, perchè per avventura estimò, lei essere stata donna da molto più che il marito non fu uomo: appresso questo dice l’autore il nome di questo nepote della Gualdrada dicendo, Guido Guerra ebbe nome; il soprannome di questo Guido, si crede venisse da un desiderio innato il quale si dice che era in lui d’essere sempre in opere di guerra, ed in sua vita,

fece col senno assai, e con la spada.

Ragionasi che questo Guido Guerra fosse col re Carlo vecchio, quando combattè col re Manfredi, e che con ottimi consigli, e poi con la spada in mano, egli adoperasse molto in dare opera alla vittoria la quale ebbe il re Carlo; senzachè in altre simili vicende, sempre si portò, dovunque si trovò, valorosamente, per la qual cosa la fama sua s’ampliò molto.

L’altro ch’appresso me la rena trita,

cioè scalpita,

È Tegghiaio Aldobrandi, la cui voce,

cioè nominanza o fama,

Nel mondo su dovrebbe esser gradita,

perciocchè furon l’opere sue laudevoli. Fu costui messer Tegghiaio Aldobrandi degli Adimari, cavaliere di grande animo e d’operazion commendabili, e di gran sentimento in opera d’arme: e fu colui, il quale del tutto sconsigliò il comun di Firenze, che non uscisse fuori a campo ad andare sopra i Sanesi; conoscendo, siccome ammaestratissimo in opera di guerra, che danno e vergogna ne seguirebbe, se con-