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68 COMENTO DEL BOCCACCI

saltando e furiando: E quegli, cioè Virgilio, accorto, gridò, cioè avvedutamente mi disse: corri al varco, donde vedi si può discendere, e il qual questa bestia poco avanti occupava:

Mentre ch’ è ’n furia, è buon, che tu ti cale,

quasi voglia dire, quando in furia non fosse, sarebbe più difficile il poter discendere e in ciò n’ammaestra, alcuno altro consiglio non esser migliore, quando l’iracundo in tanta ira s’è acceso che furioso è divenuto, che il partirsi e lasciarlo stare. Così prendemmo. Qui comincia la seconda parte del presente canto, nella quale si dimostra come discendessero, e alcuna cosa che di quella scesa gli ragiona Virgilio: dice adunque, Così prendemmo via, essendo il Minotauro in furia, giù per lo scarco, Di quelle pietre, le quali erano dalla sommità di quello scoglio cadute, come caggiono le cose che talvolta si scaricano, che spesso moviensi

Sotto i mie’ piedi per lo nuovo carco,

cioè per me, il quale andando le caricava e premeva, perciocchè era uomo, il che far non soglio non gli spiriti; e però dice nuovo carco, perchè non era usato per quel cammino d’andare persona viva, la qual quelle pietre col carco della sua persona premesse. Io già pensando: qui mostra Virgilio d’aver conosciuto il pensier dell’autore per avviso, non già che altra certezza n’avesse, e però dice: e que’ disse: tu pensi

Forse a questa ruina, ch’è guardata
Da quell’ira bestial, ch’io ora spensi.

Come sia potuta avvenire, avendo riguardo al luogo