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70 COMENTO DEL BOCCACCI

chio dell’Inferno; e perciò dice Virgilio, poco prima che venisse Cristo a spogliar il limbo, perciocchè secondochè noi fermamente crediamo, Cristo morì in su la croce all’ora nona del venerdì; nella quale ora, tra l’altre cose che apparvero maravigliose, fa che la terra tutta universalmente tremò, che per alcuno altro tremuoto mai non avvenne: e allora tremando tutta, tremò infino al centro della terra; per la qual cosa non dee parer maraviglia se alcune delle parti sotterranee cascarono: e questo tempo fu poco prima che Cristo scendesse al limbo, perciocchè l’anima di Cristo non iscese come del corpo di Cristo uscì, ma andò in paradiso, siccome assai chiaro ne posson dimostrare le sue parole medesime dette in su la croce al ladrone: amen dico tibi, hodie mecum eris in paradiso etc. È vero che poi la domenica mattina seguente in su l’aurora risuscitato da morte, egli andò al limbo, con insegna di vittoria coronato, perciocchè risurgendo, aveva vinta la morte, e allora spogliò il limbo: sì che egli fu tanto spazio di tempo dal terremuoto universale, allo spogliar l’inferno, quanto fu tra l’ora nona del venerdì e la prima della domenica; e questo è quel poco prima che Virgilio dice qui: poi seguita mostrando quello che Virgilio intende, e che io ho già dichiarato cioè, Da tutte parti, e in questo ne dimostra l’universalità del tremuoto, l’alta, cioè profonda, valle feda, puzzolente d’inferno, Tremò sì, cioè oltremodo, chi’io pensai, che l’universo, cioè il mondo tutto, Sentisse amor. Qua è da ritornarsi alla memoria l’opinione, la quale di sopra raccon-