Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo III, 1832.djvu/84

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76 COMENTO DEL BOCCACCI

ti, quasi pronto a’ servigi d’Ercole, disse: Ercole, dove tu creda poter notando passare il fiume, io, dove ti piaccia, sopra la groppa mia ti passerò bene e salvamente di là Deianira: alla quale profferta Ercole fu contento: per la qual cosa notando Ercole, Nesso con Deianira velocemente passò il fiume, e cominciò velocissimamente a fuggire con essa; per la qual cosa Ercole turbato, e pervenuto all’altra riva, non correndo, ma con una delle sue saette il seguitò e ferillo; laonde Nesso sentendosi ferito mortalmente, perciocchè sapea, le saette d’Ercole tutte essere intinte nel sangue della idra la quale uccisa avea, e così essere velenosissime, pensò in vendetta della sua morte subitamente una strana malizia; e spogliatasi la camicia, la quale già era sanguinosa tutta del sangue avvelenato uscito dalla sua piaga, disse: Deianira, io non ho al presente che ti poter donare, in riconoscenza del grande amore il quale io t’ho portato e porto, se non questa mia camicia, la qual se tu serverai senza farla lavare, ed egli avvenga che Ercole in altra femmina ponga amore, dove tu possi fargli vestire questo vestimento, egli incontanente rimoverà il suo amore da ogn’altra femmina, e ritornerallo in te. Deianira credendo questo dovere esser vero, prese la camicia e guardolla: e ivi a certo tempo, avendo Ercole quasi dimentica lei, e amando ardentissimamente una giovane chiamata Iole, figliuola d’Eurito re d’Etolia, occultamente adoperò che egli questo vestimento si mise in dosso; e andato a cacciare in sul monte Oeta, e per la fatica della caccia riscaldatosi e sudando forte, col sudore bagnò il sangue sec-