Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo III, 1832.djvu/83

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SOPRA DANTE 75

Lo mio maestro disse: la risposta

Farem noi a Chiron, cioè a quel Centauro il quale è preposto di voi: e poi in detestazion della sua troppa domanda, con alcune parole il contrista, come di sopra aveva fatto il Minotauro, dicendo, Mal fu, per te, la voglia tua sempre sì tosta, cioè frettolosa. Poi mi tentò, e disse: quegli, al quale io ho ora risposto, è Nesso,

Che morì per la bella Deianira,
E fè’ di sè la vendetta egli stesso,

posciachè fu morto. Fu questo Nesso tra’ Centauri famosissimo, figliuolo d’Issione e d’una nuvola come gli altri; ed essendo insieme co’ fratelli in Tessaglia alle nozze di Peritoo, con gli altri suoi insieme riscaldati di vivanda e di vino volle torre la moglie a Peritoo; alla difesa della quale si levò Teseo amico di Peritoo, e un popolo il quale si chiamava Lapiti, e ucciserne assai: dalla quale zuffa fuggendo pauroso Nesso, gli disse un de’ suoi compagni chiamato Astilo, il quale sapeva vaticinare: Nesso, non ti bisogna cosi frettolosamente fuggire, perciocchè la tua morte è riservata da’ fati alle mani d’Ercole: per la qual cosa egli se n’andò in Calidonia, e qui allato ad un fiume chiamato Eveno abitando amò Deianira figliuola del re Oeneo di Calidonia: la quale, come appresso si dirà, essendo divenuta moglie d’Ercole, ed Ercole con lei insieme tornandosi verso la patria, trovarono per le piove fieramente cresciuto questo fiume Eveno; e vedendolo Nesso star sospeso per Deianira, pensò che tempo gli fosse prestato a dover potere avere il desiderio suo di Deianira; e fattosi avan-