Pagina:Boccaccio - La Teseide di Giovanni Boccaccio nuovamente corretta sui testi a penna, 1831.djvu/16

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sono alcune note nel margine della mano medesima che scrisse il testo, le quali vertono intorno a nozioni mitologiche: ve ne sono pure altre di mano di Anton Maria Salvini, benchè in scarso numero e assai laconiche, e meramente filologiche. Mancano a questo codice le due prime pagine, e comincia dall’Ottava 18 del libro I. E quando parve tempo al buon Teseo etc. Contiene tutto intero il poema del Boccaccio, ma la pagina 127, che è l’ultima della Teseide, è strappata più su che alla metà, perchè alla pagina a tergo ne seguiva un altro breve componimento del Boccaccio intitolato la Ruffianella, che occupava le pagine 128 e 129, che una mal nata opinione stimò dover mutilare. Di questa più che erotica composizione del Boccaccio se ne leggono soltanto i primi tredici versi, col titolo: Detto di messer Giovanni Boccacci. La scrittura è del secolo XV poco inoltrato. Di molta utilità mi sono stati altri codici MS., e particolarmente altri due riccardiani, uno segnato di N. 1058, cartaceo in foglio di pagine 149, del secolo XV inoltrato, e l’altro N. 2733 cartaceo in foglio a due colonne, con iniziali rosse e turchine, scritto da Fruosino di Cece da Verrazzano essendo castellano in Pisa nel 1481, come in fine si legge. Il testo di questo MS. è sufficientemente corretto, e contiene inoltre altre poesie di diversi.

Tutti i codici da me riscontrati non hanno l’ottava 47 del libro IX di questa edizione, che però non ho voluto torre, trovandola nell’edizione milanese: al