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176 | LA TESEIDE |
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Ma come noi veggiam venire in ora
Cosa che in mill’anni non avviene,
Così n’avvenne veramente allora
Che Teseo con Emilia d’Atene
Uscir con molti in compagnia di fuora,
E qual di loro uccello, e qual can tiene,
E nel boschetto entraro, alcun cornando,
Alcun compagni ed alcun can chiamando.
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E cominciar la caccia a lor diletto,
E ciascun già siccome gli piacea
In qua in là per lo folto boschetto,
E chi uccelli e chi bestie prendea:
E in tal guisa, senza alcun sospetto,
Con un falcone in braccio procedea,
Per pervenire alla chiara rivera,
Emilia, ove per lei tal battaglia era.
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Ell’era sopra un bianco palafreno,
Con can d’intorno ed un corno d’allato
Aveva, ed alla man contraria il freno;
Dietro alle spalle un arco avea legato,
Ed un turcasso di saette pieno,
Che era d’oro tutto lavorato:
E ghirlandetta di fronde novelle
Copriva le sue treccie bionde e belle.