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LIBRO SETTIMO | 259 |
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Pensate ancora quanti riguardanti,
E che persone sono in questo loco:
Voi gli vedete tutti a voi davanti:
Però come volete, o molto, o poco
Aoperate omai, che cota’ vanti
Avrà la fiamma chente fia il fuoco;
Pregovi pur quant’io posso di bene,
Perocchè male a voi non si convene.
144
Egli era tale a veder nell’aspetto
Quando parlava, qual nel cielo avverso
O da mane o da sera nuvoletto
Ha il sole, con parlare alto e diverso
Dal suo usato; e ’n su le strive eretto,
Con l’una man reggea ’l caval perverso,
Ch’anitrendo era senza alcuna posa,
L’altra alla spada nel fodero ascosa.
145
Egli avea detto: e Palemone ancora
Con alte boci li suoi invitava
A grandi onori, ed a ben far gl’incora
Quanto poteva, e molto gli pregava:
Laonde l’una parte e l’altra allora
Sì per lo dir de’ due incoraggiava,
Che appena suon volevano aspettare,
Tanto disio avean d’avanti andare.