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336 | LA TESEIDE |
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Vennervi i regi, e la turba dolente
Con tristo suono fu apparecchiata,
Ed intorniarle tutte con lor gente;
E poi ch’egli ebber ciascuna onorata
E d’arme e di grillande e di lucente
Porpora, fu la tromba comandata
A sonare, e dier voce ai tristi guai
De’ dolenti, che quivi erano assai.
6
Allora i regi addimorati un poco,
Dentro alle pire fatte con dolore
Al morto suo ciascuno accese il foco,
E poi a Giove Stigïo di core
Fer sagrificio, acciocchè in pio loco
Ponesse que’ che per lo lor valore
Erano il giorno morti combattendo,
L’anime lor per altrui offerendo.
7
I grossi fuochi e grandi e bene ardenti
Consumar loro i corpi lor donati;
Li qua’ con vino dalle greche genti
Pietosamente fur mortificati:
E ricolte le ceneri cadenti,
Ne’ vasi furon messe apparecchiati
Con mano pia e con dolente verso,
Durante ancora assai del tempo perso.