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384 | LA TESEIDE |
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Quivi cavalli altissimi guardati
Per lui furon coverti nobilmente,
E su vi fur delle sue arme armati
Sovra ciascuno un nobile sergente:
Quivi l’esuvie de’ suoi primi nati
Furono apparecchiate similmente:
Quivi faretre ed archi con saette,
E più sue vesti nobili e dilette.
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Ed acciocchè Teseo intero segno
Del nobil sangue desse di costui,
Tutti vi fe’ gli ornamenti del regno
Venir presente ad adornarne lui:
Lì le veste purpuree con ingegno
Fatte si videro addosso a colui,
Lo scettro, il pomo e l’eccelsa corona
Per lui al foco del suo rogo dona.
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Li più nobili Achivi i vasi cari
Di mel, di sangue e di latte novello
Pieni portavan con lamenti amari
Sopra le braccia precedendo quello;
Nè si studiavan li lor passi guari,
Anzi soavi e coll’aspetto bello
Cambiato andavan l’uno all’altro appresso,
Come l’ordine dato avie concesso.