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418 LA TESEIDE


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Detto così, cogli altri gran baroni
     Della camera usciro, e ritornaro
     Come gli piacque alle proprie magioni:
     E ’l dì vegnente tututti cangiaro
     Abito, vestimento e condizioni,
     E quel che ciascun era dimostraro:
     E Palemone il simigliante feo:
     E così ritornarono a Teseo.

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Teseo similemente avea cambiato
     Con tutti i suoi i vestir dolorosi,
     Ed in sembiante lieto era tornato
     Festa facendo: e già suoni amorosi
     E canti ed allegrezza in ogni lato
     D’Atene si sentia, tutti gioiosi
     Del lor signor ch’avea mutata vesta
     Per la futura magnifica festa.

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Ippolita il simil fatto avea,
     E l’altre donne ed anche Emilia bella,
     A cui a forza ancora ciò piacea,
     Ma non poteva più: e però ella
     Faceva quel che allor Teseo volea:
     Ma dopo pochi dì la damigella
     Nello stato primier fu ritornata,
     Tanto fu dalle donne confortata.