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96 | ninfale fiesolano |
VI.
Ed io fanciulla pura ed innocente
Son da te stata ingannata e tradita:
Ma di questo peccato veramente
M’assolverò, togliendomi la vita
Con le mie mani; e poi che del presente
Mondo sarò tapina dipartita,
Ti rimarrai contento, nè giammai,
VII.
Affrico allora l’abbracciava stretta,
E lacrimando disse: oimè tapino!
Non creder che giammai così soletta
Io ti lasciassi, dolce amor mio fino,
Ma vo’ che per mio amor tu mi prometta
Di levar via questo pensier meschino,
O pria di te la vita mi torroe,
VIII.
Io non potre’ giammai stare diviso
Da te, dolce mio bene: e poi baciando
La bella bocca e l’angelico viso,
E colla mano i begli occhi asciugando,
Diceva: veramente in paradiso
Tu fusti fatta; e i capelli spianando
Giva dicendo: mai sì be’ capelli
Non fur veduti, tanto biondi e belli.