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parte settima | 155 |
XLV.
Così Atalante fece Giraffone
Suo consigliere, e ’l giovane Pruneo
Dinanzi a lui serviva per ragione,
E tanto bene a far questo imprendeo
Ch’era a vederlo grande ammirazione;
E oltre a questo la natura il feo
Ardito e forte tanto, che non trova
XLVI.
E d’ogni caccia maestro divenne,
Tanto che fiera non potea campare
Dinanzi a lui, tant’ottimo e solenne
Corridore era, e destro nel saltare,
E sì ben l’arco nelle sue man tenne,
Che vinto avria Dïana a saettare:
Costumato e piacevole era tanto,
XLVII.
Atalante gli pose tanto amore,
Veggendo ch’era sì savio e valente,
Che siniscalco il fe’ con grande onore
Sopra la terra e sopra la sua gente,
E di tutto il paese guidatore;
Ed e’ ’l guidava si piacevolmente,
Ch’era da tutti amato e ben voluto,
Tanto dava ad ognuno il suo dovuto.