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parte quarta | 79 |
XV.
Ma poi ch’ell’ebbon molto saettato,
Cominciò loro a rincrescere il giuoco,
Perchè tutte partirsi da quel lato,
E ivi presso ne giro ad un loco
Dov’era una caverna, e lì trovato
Una di quelle ninfe ch’avea il foco
Acceso, e messo a cuocer del cinghiale,
XVI.
Aveva il sole già la terza via
Fatto del corso suo, quando costoro
Si adunar tutte ad una bell’ombria
Che facea lì un grandissimo alloro;
E sopra ad un gran masso si ponia
La cotta carne senz’altro savoro,
E pan che di castagne allor facieno,
XVII.
Per bere usavan acqua con mel cotta
E con cert’erbe, e quello era il lor vino;
E li nappi con che beveano allotta
Di legname era il grande e ’l piccolino:
Apparecchiata tutta quella frotta
Delle ninfe, mangiando di cor fino,
Affrico e Mensol si sedeano allato
Con l’altre, avendo il masso circundato.