Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/159

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l’ufficiale, senza commettere la brutta insolenza di valersi dell’autoritá in vece della ragione, all’ improviso disputando le cause con gli avvocati non poteva sostentar la sua riputazione con chi, poco prima avendo studiata la materia, veniva preparato. Che gli odiosi e sozzi costumi de’ provinciali lodasse e fuggisse ; e che sopra tutte le cose con pazienza grande tollerasse il puzzolente fasto degli avvocati e le sfacciate impertinenze de’ procuratori : i quali in privato correggesse de’ difetti loro, in pubblico mantenesse onorati. Che l’aurea sentenza di Tacito, « utilissimus idem ac brevissimus bonarum, malarumque rerum delectus , cogitare quid aut nolueris sub alio principe, aut volueris » ( T ), praticasse con circonspezion tale, che per fuggir un difetto del suo antecessore non cadesse nell’altro estremo: come scioccamente aveva fatto un prencipe, che per odiar la soverchia piacevolezza molto biasimata nel suo antecessore, abbracciò una inaudita crudeltá. Che per suo sollazzo avesse il negozio: non altro piú dolce trastullo di picchetto e di sbaraglino provando gl’ ingegni eminenti, che il comandare e l’esercitar l’ imperio sopra gli altri. Che con straordinaria severitá piú studiasse in frenar la casa propria, che le sedizioni della piazza : maggiormente pungendo a’ provinciali una immodestia del cortigiano dell’ufficiale, che una ancorché brutta insolenza di un terrazzano. Che in sommo orrore avesse le incette, e che per capitai nemico della sua riputazione stimasse chi gli proponeva guadagni tanto dannosi : e che fermamente credesse che la lucrosa mercatanzia degna degli ufficiali onorati, era l’ ingolfarsi nel traffico di mercatantar gloria e onore : con le quali salendo essi sempre a gradi maggiori, in breve tempo divenivano facultosi di denari e di riputazione. Che fuggisse la prodigalitá e l’avarizia, vergognosi estremi degli ufficiali; e perché quei che venivano punti dalla giustizia, cosi caninamente arrabbiavano contro l’ ufficiale, che fino davano de’ morsi ne’ vetri, che come la morte fuggisse che nella sua casa praticassero polli e putti. Che la quarta parte del giorno desse alla spedizione delle

(1) Tacito, libro I delle Istorie.