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ANNOTAZIONI

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l’acquisto di tutto l’Oriente; che i re di Napoli, mentre che vissero al mondo, furono formidabili all’Africa, Grecia e Italia, alla quale diedero ancora gran terrore i duchi di Milano; che i Filippi e i Carli conti di Fiandra e duchi di Borgogna fecero sempre tremar la potentissima monarchia di Francia, nonché la Germania, ma che tutte»; i 69 26 . 28 «trave e che non sapea vedere come la repubblica veneziana, il granduca di Toscana e fino il duca di Urbino, che per lo passato non yide giammai mille scudi d’oro uniti insieme, nei tesori loro avessero di presente accumulati i milioni di quelli scudi, mentre ella, con tanti e si immensi Stati e con le stesse fucine dell’oro del Perú, si trovava sempre per piú anni aver impegnato le sue entrate agli usurai mercatanti, e molte volte era accaduto che fino avea aúto bisogno di pochi denari per provvedere al vitto della sua casa, nonché dei milioni per far le guerre fuori: infelicitá che disse esser tanto vera, che per penuria di poca moneta ella piú volte avea veduti periclitati infiniti suoi importantissimi negozi. Rispose»: tutto cassato. Molte altre varianti minori.

Ragguaglio XLVIII. — 175 7 Alberto Pio (1475-1531), signore di Carpi, spodestato dagli Spagnuoli nel 1525; l’Acquaviva sotto nominato gli era nipote, nato dalla sua figlia Margherita, sposa a Giovan Girolamo Acquaviva (cfr. la nota a p. 20)

175 9 Ottavio Acquaviva (1560-1612), ottavo figlio di Giovan Girolamo citato, era stato compagno di studi giuridici del Boccalini a Perugia, dove si addottorò nell’82. Referendario sotto Sisto V, vicelegato della provincia del Patrimonio dall’ 89, esercitava il suo incarico in Viterbo quando vi passò, al cadere del 1590, il card. Niccolò Sfondrati, che si recava a Roma per il conclave aperto dalla morte di Urbano VII. Eletto papa col nome di Gregorio XIV, lo Sfondrati, grato per le calorose accoglienze ricevute, chiamò a sé l’Acquaviva, nominandolo maggiordomo e tosto (6 marzo 1591) cardinale; il porporato resse poi dal ’93 la legazione d’Avignone e dal 1605 l’arcivescovato di Napoli.

175 15 Stemma originario degli Acquaviva era il leone rampante, ch’essi nel 1478 ottennero di inquartare con le armi d’Aragona.

Ragguaglio XLVII bis. — È in P, autografo con correzioni, al n. 50. Minime varianti.