Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. II, 1948 – BEIC 1771928.djvu/323

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conviene, poiché pigri vi veggio in imparar dalla fruttuosa lezione delle istorie i termini co’ quali ben soddisfatti e contenti dovete mantener que’capitani che con le armi nelle mani da voi hanno meritati premi immensi, in negocio di tanto rilievo non vogliate almeno arrossirvi di pigliar esempio dagli stessi imperadori ottomani, i quali ne’ tempi turbolenti delle guerre con utile e sagacissima liberalitá non ad altri dánno il carico del generalato degli eserciti che ai loro primi visiri: dignitá di cosi supremo onore, che colui che la possiede, come solo arbitro della pace e della guerra, con suprema autoritá governa tutto il vasto imperio ottomano. Onde i primi visiri, sapendo di aver nella pace carico molto piú lucroso e onorato che nella guerra, nelle spedizioni loro fedelissimamente maneggiano le armi, tutto affine di mantenersi con la virtú la dignitá che posseggono; oltre che, per esercitar l’ambizione di carico tanto principale, coi nuovi acquisti di Stati o con debellar l’inimico, presto si procacciano la vittoria. Filippo, né in mio né in poter di altro prencipe è indur gli uomini a piú amare le altrui utilitadi che i propri commodi; e l’arte vera per eternamente rendersi i capitani fedeli è quella, che pur ora ho detto, di mostrar loro nelle turbolenze della guerra l’onorata e lucrosa pace di casa.