Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/109

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RAGGUAGLIO XXX

Ferdinando il Cattolico, re di Spagna, viene discacciato di Parnaso

per falsario.

Ferdinando, cattolico re di Spagna, molti anni sono dalla Maestá di Apollo fu admesso in Parnaso ed ebbe luogo tra i prencipi grandi e memorandi per sagacitá d’ingegno e per ampiezza di Stato. Questo cosi gran signore, poco dopo che giunse in Parnaso, apri un fondaco nel quale vendeva alle genti una mistura di certo orpello, che nell’apparenza facea cosi bella vista, che anco nella corte di Roma dagli uomini intendenti dell’arte fu giudicato oro di copella; con il quale egli, mentre visse al mondo, talmente inorpellò le sue azioni, che, ancorché la maggior parte fossero di piombo e di rame, nondimeno come se fossero state di puro oro di ventiquattro carati dalle genti erano ammirate e lodate; con quella alchimia è fama che egli acquistasse prima e trasmettesse poi a’ suoi eredi quel grandissimo credito, che affatto hanno perduto i suoi pronepoti dopo che i gatti hanno aperto gli occhi. Non è possibil scrivere né credere lo spaccio grande che quel re facea in Parnaso di quella sua mistura, percioché ogni prencipe, ogni privato, ogni sorte e qualitá d’uomo d’ogni sesso e professione correano a comprarne per inorpellare le azioni loro e renderle riguardevoli agli occhi degli uomini, di maniera tale che il nome di cosi gran re per la sottil invenzione di quell’orpello era divenuto molto famoso in tutte le genti, dandogli ognuno grandissima lode, ch’egli avesse cosi abbellito il mondo con quell’orpello, il quale facea parere un san Macario ogni brutto Lucifero; ma alcuni baroni francesi, avendo ultimamente fatta compra di molte balle di quella mercanzia e quelle avendo portate in Francia e distribuite a molti loro seguaci, ebbero fino ardire d’inorpellar con essa unascelerata ribellione contro il sacratissimo re loro, con tanto