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RAGGUAGLI DI PARNASO

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RAGGUAGLIO XXXI

Apollo comanda che si scortino le gambe del prencipe d’Oranges, per

non cambiare le calze fatteli corte dal sarto.

Guglielmo di Nassau, prencipe di Oranges, ultimamente si fece tagliar un vestito nobilissimo, e occorse che le calzette gli riuscirono corte quattro dita, onde il suo maestro di casa fece instanza appresso il sarto che correggesse quell’errore con rifar del suo un altro paio di calzette. Il sarto si difendea dicendo aver tagliate le calzette secondo la quantitá della robba che gli era stata consegnata, e occorse che differenza tanto vile dal maestro di casa fu pigliata per gara e, senza

saputa del suo signore, fece citar il sarto avanti il giudice

dell’arte. Alcuni, che crederono che quell’azione con partecipazione del prencipe fosse stata eseguita dal maestro di casa, per arrecargli vergogna la riportarono subito a Sua Maestá, il quale fece incontanente chiamar il giudice della causa e da lui volle avere piena informazione del fatto come passava; poi disse che, essendo quella causa di molta considerazione, l’avocava a sé, e commandò che amendue le parti il primo giorno giuridico comparissero avanti lui per udir la sentenza, e nel medesmo instante ordinò che a tutti i iurisconsulti del

suo Stato fosse intimato che in quel giorno dovessero trovarsi

nella gran sala per assistere a giudicio di tanto rilievo: al quale commandò che dovessero anco intervenire tutti i parlamenti, i senati, l’istesso regio collaterale di Sua Maestá e tutti i prencipi dell’universo che fanno residenza in Parnaso. Molta meraviglia apportò a tutti i virtuosi la resoluzione di Sua Maestá, parendo ad ognuno che differenza tanto vile non meritasse i preparamenti di tanti onori, e la nuova del decreto fatto da Apollo fu subito riportata al prencipe, il quale fece intender a Sua Maestá che egli renunciava ad ogni sorte d’interesse che avea nella lite, che scioccamente dal suo maestro