Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/152

Da Wikisource.

RAGGUAGLIO XLIX

[Nel grande conseglio de’ letterati è proposta la lite di precedenza tra la

republica veneziana e le republiche svizzere e tedesche.]

La lite, la quale fu molti anni sono introdotta qui in Parnaso della precedenza che si competea tra la republica veneziana e le republiche de’ Svizzeri e Tedeschi, e che parea anco a’ poeti che dovesse riuscir immortale, fu di ordine di Sua Maestá il martedí passato proposta nel grande conseglio de’ letterati, essendo in esso presente la stessa persona di Apollo e di Giustiniano. Qui comparve prima l’avvocato veneziano, il quale parlò in questa guisa: — La republica veneziana, serenissimo archimandrita delle virtú, non mai si credette che avesse pur a far minimo paragone della sua grandezza a quella de’ Svizzeri e Tedeschi, nostri competitori, per la molta sproporzione che è tra noi ; ma poiché i costumi degli uomini moderni sono arrivati a tale, che i servi vogliono paragonarsi con i loro padroni, gli scolari con i maestri, i pigmei con i giganti, e insomma le copie vogliono pretender maggioranza di bellezza e di valore con gli originali, si dorremo piuttosto della cattiva condizion de’ tempi presenti, ne’ quali nascono e si veggono questi monstri di natura e questi portenti, che di quei che vogliono farsi maggiori di noi, con tutto che sieno assai minori di molte cittá, di molti popoli soggetti alla nostra serenissima republica. Sire, alla Libertá veneziana piú preme la condizion del competitore, di modo che non può da questo suggesto dir le sue ragioni senza rossore, senza qualche escandescenza indegna di questo luogo, ove le ragioni dette con modestia acquistano, appresso giudici tali come siete voi, illustrissimi ed eccellentissimi virtuosi, molta ragione; perché le republiche di Sparta e de’ Lacedemoni e di Atene e di tutta la Grecia sono vii paragone per la mia serenissima Vinegia; Cartagine e l’istessa padrona del