Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/265

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è stata scoperta una pazzia, una mera bestialitá, una alchimia non meno falsa che perniciosa inventata dagli astuti prencipi per poter con il sangue e con le sostanze de’ loro populi occupar gli Stati altrui. Ond’è che quei, che credono quest’ultima tanto vera quanto utile e onorata opinione, tengono il mestier della guerra non solo per sceleratissimo, ma liberamente dicono il soldato altro non esser che un assassino di strada permesso dal prencipe: e si vedono di quegli sciocchi, che si lasciano tanto aggirare dagli artifici degli uomini scaltriti, che si conducono a far la brutta pazzia di vendere per un giulio il giorno, cosi mal pagato come largamente promesso, l’animo e il corpo. Per lo che, correndo quasi tutto il mondo dietro a questa nuova opinione, si vede che i prencipi hanno grandissima penuria d’uomini di stima che li sequino nelle guerre, di modo che, non arrolandosi altro che mascalzoni usciti dalla piú bassa plebe, oziosi e tumultuosi, a’ quali è venuta in odio quella vita, che non sanno in che impiegarla e che vogliono piú tosto morir di ferite che di fame, ammassano eserciti di canaglia inquieta, che l’empie di sedizioni di persone vili, che prima fuggono l’inimico che l’abbiano veduto in faccia. I prencipi, accioché opinione ad essi tanto strana non facesse impressione maggiore ne’ cuori degli uomini [...], ma poiché si sono chiariti ogni opera essere indarno, per rimediare all’imminente rovina che veniva loro addosso deliberarono ultimamente di ricorrer per aiuto ad Apollo, avanti il quale essendo molti di essi comparsi, con lunghe querele si dolsero della nuova opinione, che dissero da alcuni sediziosi esser stata seminata nel mondo, la quale percioché mandava a terra tutta quell’arte militare, che era il vero istrumento da mantenere e conquistare gli Stati, domandavano cbe fosse da Sua Maestá dichiarata erronea, falsa e bugiarda, e che si minacciassero pene gravi a quei che l’avessero predicata e creduta. Rispose allora Apollo, che in negozio di tanta importanza al genere umano non voleva, come era suo costume, per bocca de’ suoi sacerdoti dar le risposte equivoche o con parole scritte nelle frondi dei cavoli, ma liberamente facea