Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/287

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fòro Delfico, quanto i prencipi, la sola fortuna de’ quali seguono gli uomeni, non le persone, rare volte nelle loro avversitá trovano fedeltá anco in quei soggetti che essi hanno esaltati alla fortuna dei gradi supremi. Gran diletto senti la Maestá di Apollo della virtuosissima azione dei Portoghesi, alla quale diede titolo di ammiranda, e cosi egli come tutti i virtuosi votanti della signatura la stimarono dignissima di esser immortalata nella memoria delle genti ; e subito si sarebbe fatto il decreto, se la potentissima Monarchia di Spagna non si fosse opposta, la quale ha potuto far differir la risoluzione di tanto negozio fino il giovedí passato, nel qual giorno la signatura con favorevoli suffragi sentenziò a favor dei Portoghesi.

Dicono i piú familiari della Monarchia di Spagna, che cosí potente regina, non giá per dar disgusto ai Portoghesi o perché ella temesse che la gloria di quella nazione potesse giá mai apportarle danno alcuno, le ha fatto cosí gran contrasto, percioché, essendo di giá l’unione di Portogallo con i regni di Castiglia tanto perfettamente seguita, che egli è divenuto non solo chilo, ma perfettissimo sangue vitale del corpo della grandezza spagnuola, ella non ha di che possa piú dubitare; ma perché le premea troppo nell’onore che eternamente si vedesse registrato in quelle tavole, che un re di Spagna avesse perseguitato un prencipe suo nemico, nato di sangue reale e che pretendea il regno, della signoria del quale si combattea, doversegli per legittima successione, piú tosto con l’instrumenti vilissimi delle taglie, che con gli eserciti, arme nobilissima e propria dei re grandi.