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SCRITTI MINORI

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insolenze a’ sacerdoti e a’ prelati —e che? non abbiamo sentito ultimamente in Roma gli ambasciatori spagnuoli minacciare alla santa memoria di papa Sisto V di levargli l’obedienza, mentre che la Sua Santitá cominciava a discoprir gl’inganni, nei quali l’avevano si lungamente trattenuta nei negozi di Francia — si tace nondimeno, e non solo si comporta loro questa petulante impietá, che in altri è dannata tanto da loro medesimi e pubblicata per meritevole di severissimo castigo, ma si trova chi gli scusa e chi gli difende e, piú tosto che accusar il re di Spagna per ipocrito e per usurpatore dell’autoritá apostolica, si pubblica quel buon pontefice per eretico e per indemoniato.

Nel temporale poi, chi non vede, chi non conosce quello che hanno fatto e che fanno tuttavia queste volpi spagnuole e cattoliche? Ecco con un fastoso matrimonio imbrogliato un prencipe d’Italia in una guerra importantissima, dalla quale il meglio che possa sperare sará il consignar finalmente se stesso e lo Stato suo al re di Spagna per congiungerlo con

10 Stato di Milano e allargar cosi il dominio suo in Italia, desiderato tanto dall’ imperatore suo padre e bramato cosi avidamente da lui. Ecco stipendi e provisioni ad altri, con titoli e speranze vanissime. Ecco discordie studiosamente disseminate e nodrite tra prencipi e vassalli, tra nobili e plebei, e favorirsi principalmente il plebeo contra il nobile per averne

11 séguito e l’aura populare. Ecco un donare a certi nobili tosoni, titoli e certi carichi speciosi per adescarli con questa apparenza nella servitú e consumarli nelle spese. Ecco un favorir ribelli e forusciti e pigliarsi sfacciatamente la tutela dei pupilli e degli Stati loro. Ecco un prometter grossissime utilitá a’ mercanti per impresti di denari, e cavarne cosi somme indicibili d’oro, e poi a suo piacere, sotto pretesto di santimonia, negar gli usufrutti e valersi del capitale, convertendo in uso proprio, per adempimento de’ suoi vastissimi concetti, le sostanze e il sangue in particolare d’Italia. Ma quello che piú importa, ecco con le guerre di Fiandra, di Portugallo, d’Inghilterra e oggi della misera Francia snervare