Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/338

Da Wikisource.

SCRITTI MINORI

333

solo con la pesca di cevali pagarebbono i fítti loro; e fu notato che nelle rotte di S. Alberto e di S. Biagio, ancorché corressero le acque dolci nelle valli di Comacchio per poche settimane, nondimeno fu la pesca di cevali esuberantissima, quanto mai si ricordino i Comacchiesi; ed è la ragione che il cevalo ama straordinariamente l’acqua dolce e però entra nelle valli volentieri e in tanto maggior quantitá, quanto piú le trova dolci; e si è notato che ora le valli di Comacchio non fanno quella pesca di cevali che facevano giá, mercé che Tacque delle valli si son fatte in infinito salse: anzi, quest’anno 1605 pochissimi cevali si trovano nelle valli di Comacchio ed è la ragione che, essendo andato il verno passato asciutto quanto mai alcuno si ricordi altro inverno, Tacque di esse valli non essendosi con le piogge del verno passato addolcite, i cevali non sono entrati in esse, avendovi trovate Tacque troppo salse.

Aggiungete a questa ragione l’altra, di grandissima considerazione appresso quelli che hanno qualche pratica nelle valli di Comacchio, che è che Tacque delle valli di Comacchio, trovandosi chiuse ne’ vasi di esse valli da’ padroni talmente, che una non comunica con l’altra, sono le acque dall’ardor del sole dell’estate talmente riscaldate, che i cevali le fuggono e Tangibile ne muoiono o fuggono, come si è veduto succedere quest’anno, che ve ne sono morte numero infinito, e quindi è che i canali e il porto di Magnavacca si veggono pieni di cevali, i quali non entrano poi nelle valli, trovandovi le acque troppo salate, di soverchio riscaldate e che sono amare per le erbe che vi si putrefanno: tutti mali e disordini che si levarebbono allora ehe si facessero, ne’ mesi che sopra ho detto, correr Tacque in esse valli.

Rispondo ora a quelli che dicono che Tacque dolci mischiate con le salse cagionano marzore e per conseguenza mortalitá dell’erbe e de’ pesci, perciò che confesso esser vero, che la poca acqua e poca pioggia che cada nelle valli di Comacchio cagiona marzore; ma allora che l’acqua dolce è molta, è piú tosto d’utile, onde è che i Comacchiesi, i quali