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CARTEGGIO

Vili

A Vincenzo I Gonzaga.

Serenissimo mio signore,

le cose che concernono la sodisfazione di Vostra Altezza non occorre che mi siano comandate da altro mio superiore: basta solo che mi sieno accennate da lei, la quale non mai vorrá cosá alcuna da me, che non l’abbia prima ottenuta, che mostrato desiderarla. Bacio con ogni riverenza la mano di Vostra Altezza, alla quale prego da Dio Nostro Signore ogni felicitá.

Da Comacchio, il primo d’ottobre 1603.

Di Vostra Altezza serenissima umilissimo e devotissimo servitore Traiano Boccalini.

Al serenissimo signore Duca di Mantova.

IX

A Vincenzo I Gonzaga.

Serenissimo mio signore,

dalla lettera che ultimamente mi scrisse Vostra Altezza in’accorsi del mal’offizio fatto contro di me appresso lei nel particolar di queste caccie, e con tutto che fosse stato bisogno giustificarmi appresso lei, non volli farlo, sperando che alla sua venuta qua avrebbe conosciuto e toccato con mano quanto sieno stati maligni quei che hanno cercato di pregiudicarmi appresso lei, la buona grazia del quale io son parechiatissimo