Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/356

Da Wikisource.

CARTEGGIO

35 1

comprare e acquistarmi con tutto il sangue mio. Ma poiché questi persecutori pur veggo che hanno fatto il medesimo anco con il signor marchese di Scandiano, ho stimato che il tacere sia accusarsi colpevole, di modo che son forzato far sapere alla Altezza Vostra, che io non son tanto temerario, che non conosca benissimo quanto importi dar sodisfazione ad un prencipe della qualitá di Vostra Altezza e che, se Iddio mi fará grazia di poter vedere l’Altezza Vostra a queste caccie, troverá neH’elisca e in tutta questa bandita tanti fagiani e tante starne, quante mai ve ne siano stati dopo la morte del serenissimo signore duca Alfonso, mercé che questa estate sono £tate riguardate con ogni diligenza: e cosi continuarò, né fagiano alcuno è stato pigliato, che non sia stato di ordine deH’illustrissimo Collegato, il che è succeduto due volte.

Quest’anno sono andate qua e vanno tante secche e le acque sono tanto basse, che non solo finora non si veggono in queste valli i grotti e smeggi soliti, ma, per esser le acque salatissime, fino le foliche se ne sono andate con Dio, mercé che qua è piovuto molto poco. Il che ho voluto far saper a Vostra Altezza a fine che conosca che, quanto piú quest’anno temporeggiará a venir qua, troverá maggior quantitá di uccelli. Bacio con’ ogni riverenza la mano di Vostra Altezza e da Dio Nostro Signore le supplico ogni felicitá.

Da Comacchio, li 5 di novembre 1603.

Di Vostra Altezza serenissima umilissimo e devotissimo servitore Traiano Boccalini.

Al serenissimo signore Duca di Mantova.