Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/388

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TRADUZIONI

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e compagno delle sue vittorie, fece grande con due consolati l’uno dopo l’altro, e poco dopo, essendo morto Marcello, se lo fece suo genero. Trattò ancora con il nome d’imperatore Tiberio Nerone e Claudio Druso, suoi figliastri, ancorché non mancassero uomini alla sua casa, percioché avea innestato nel sangue reale Caio e Lucio, figliuoli di Agrippa, i quali, ancorché non avessero deposta la toga giovanile, ardentissimamente avea desiderato (sebbene con dissimular il contrario) che fossero chiamati principi della gioventú e che fossero disegnati consoli. Ma come prima Marco Agrippa mori, andando Tito Cesare al governo degli eserciti di Spagna e Caio ritornando d’Armenia molto malconcio per una ferita, o per fraude di Livia lor matrigna, o per loro mala fortuna, vennero anco essi a morte, ed essendo poco prima mancato Druso, de’ suoi figliastri solo gli rimase Nerone, nella persona del quale si voltarono tutte le speranze e cumularono tutte le prerogative dell’imperio; fu adottato per figliuolo, dechiarato compagno e nell’imperio e nella potestá tribunizia, e fu di lui fatta ostentazione e mostra per tutti gli eserciti : tutte cose procurate non con occulti artifizi della madre, come solea far prima, ma procurate alla scoperta, perciò che essa si avea talmente obbligato Augusto giá vecchio, che l’indusse a confinar nell’isola della Pianosa il suo unico nipote Agrippa Postumo, giovane senza lettere, di forze di corpo gagliardo e balordamente feroce, ma però tale che non si trovò mai che commettesse eccesso alcuno. Ma a Germanico, figliuolo di Druso, diede il carico di otto legioni che stavano appresso il Reno e commandò a Tiberio che se l’adottasse, ancorché esso Tiberio avesse un suo figliuolo assai giovane: ma il tutto fece perché la grandezza di Tiberio avesse piú appoggi. In quei tempi non si guerreggiava in altro luogo che contro Germani e si facea la guerra piú tosto per scancellar l’ignominia, che si ricevè allora che fu tagliato a pezzi l’esercito insieme con Quintilio Varo, che per desiderio che si avesse di ampliar l’imperio, o per altro degno premio che se ne sperasse. Nella cittá si vivea in pace, riteneano i magistrati i medesimi lor