Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/404

Da Wikisource.

TRADUZIONI

399

ti credi tu però che te ne andasse la vita? Tu te lo becchi, fratello mio ! È passato il tempo degli uomeni dabbene di messer Bartolomeo da Bergamo! Questa nuova etá, nella quale fiorisce la compagnia della lesina, è fatta per chi sa ben uccellare e far bene il fatto suo; Gnatone fu il primo che trovò il nuovo arcigogolo da buscarsi buone spese e far sempre tempone. Or odimi : — gli dissi dinuovo — si trova al mondo certa razza d’uomeni che, con tutto che sieno e’ piú bei barbacani che vadino su per i campanili, vogliono però esser tenuti arcifanfani in tutte le scienze: io, quando m’abbatto in questi pecoroni, non mi contrappongo loro altramente per non esser da essi schernito, ma spontaneamente gli applaudo e mostro strabiliarmi de’ loro ingegni, né tu gli odi dir cosa che io non lodi, e se dinuovo quella stessa cosa biasmano, io vo loro a seconda. Se alcuno dice di no, io subito nego, né cosi presto apre uno la bocca per dir di si, che io confermo: finalmente ho fatto un commandamento a me stesso, di non contrapormi ad alcuno, e questa è una mercatanzia che rende cento per cento.

Parmenone. — Mira, che fantin di picche ! Credi che, se costui avesse per le mani qualcuno di questi semplicioni, che con le sue furberie non lo mandasse in due giorni a’ pazzarelli ?

Gnatone. — Or, mentre noi andiamo cosi discorrendo delle cose del mondo, non cosi presto arrivammo in piazza, che si videro uscir dalle lor botteghe tutti quelli che vendono cose da mangiare, come sono osti, pasticceri, pescivendoli, uccellatori, a’ quali, innanzi ch’io facessi del resto del mio avere, avea dato un mar di guadagno e a’ quali ne dò ancora spesse volte; or questi allegramente mi corrono incontro, chi mi piglia per la mano, chi per lo collo, chi di qua e chi di lá mi strascinano all’osteria a mangiare, e insomma suonano le campane per allegrezza della mia venuta. Or, quando quel poveruomo morto di fame vede che io son tanto onorato e apprezzato da costoro, mi si buttò ginocchione a’ piedi e, con le braccia in croce, mi cominciò a pregare ch’io