Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/42

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ridotto al termine di tanta infelicitá, come quei che si ricordavano che negli avari passaggi degl’imperatori in Italia da essi mille volte indegnamente erano stati ricattati.

Poi dai famosissimi pari di Francia fu portata a pesarsi la floridissima e bellicosa Monarchia francese, macchina quadra di cinquecento cinquanta miglia per ogni verso, piena d’una infinita nobiltá armata a cavallo, che non solo mantien la pace di casa, ma che a tutte le nazioni dell’universo rende formidabile e tremendo cosi gran re, ove si vede numero grande di uomini sacri che lo rendono religioso, di letterati che rabbelliscono, di mercanti e d’artefici che lo fanno ricco e di agricoltori che lo rendono abbondante e copioso d’ogni bene; ma niun’altra cosa maggiormente empie gli occhi dei riguardanti di una infinita maraviglia, che il veder che il regno di Francia è un mare che si semina, una terra che si naviga per tutti i versi. L’antico peso di cosi famosa Monarchia fu di venti milioni di libbre, ma nella pesa del quindennio passato, per le orrende calamitadi nelle quali dalla dislealtá di alcuni suoi baroni ella fu posta, non arrivò al li dodici milioni, e ora nella presente non solo ha uguagliato, ma di gran lunga passato il peso degli antichi tempi migliori, percioché è arrivato a venticinque milioni, cosa che infinita meraviglia ha dato ad ognuno, in tanto che gli Spagnuoli fino si sono posti gli occhiali al naso e molto minutamente hanno voluto vedere se il peso era giusto. Poi all’antico regno di Francia fu aggiunto l’acquisto della Bressa, datagli dal duca di Savoia, la quale, percioché faceva gran fianco alla cittá di Lione, accrebbe il peso di lei piú d’un milione di libbre.

Appresso poi dalli Grandi di Spagna furono posti nella stadera i molti regni della Spagna e, con stupor infinito di quei vecchioni, che si ricordavano che centoventi anni prima quei regni erano tenuti in vilissima considerazione, il peso arrivò a venti milioni. Molto contenti rimasero gli Spagnuoli del peso della Spagna loro e si tennero sicuri, con l’aggiunta di tanti altri Stati che avanzavano loro da por nella stadera, di non solo pareggiare, ma di gran lunga superare il peso