Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/547

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e riassumono rispettivamente—spesso cucendo alla meno peggio frasi boccaliniane — i ragguagli 1,1-30; 30-50; 51-75; 76-100; II, 1-40; 41-75; 76-1000). Non pago di ciò, il Leti credette opportuno riprodurre per disteso la Pietra (pp. 134-198), ma non si trattenne dal manipolarla alquanto: cominciò cosi col cavarne la lettera premessa dagli editori veneti col satirico indirizzo al Renia-Pena, inserendola bellamente nella sua raccolta, ma indirizzata ad un noto prelato, G. B. Rinuccini (1592-1653), e raddoppiata nell’estensione da una cospicua interpolazione, nella quale finse che il Boccalini rammentasse una lunga dimestichezza col suo corrispondente e gli narrasse le subdole mene poste in opera dagli Spagnuoli per venire in possesso di quel manoscritto della Pietra , che invece alle sue mani fidate egli consegnava; riprodusse poi per intero la Pietra , non senza qualche arbitrario ritocco e, prima di far seguire la «Nuova aggiunta», interpose una seconda lettera al Rinuccini, stavolta tutta di sua invenzione, immaginando che con essa l’autore avesse spedito al prelato quel supplemento del suo lavoro.

Questa, che è certo la peggiore edizione della Pietra , fu anche l’ultima nel Seicento; poi quasi due secoli dovettero trascorrere prima che si sentisse il bisogno d’una nuova ristampa, che apparve a Milano nel 1863, pei tipi del Daelli, a cura di Eugenio Camerini ( 1 2 3 ); manco a dirsi, egli riprodusse proprio, fra le tante, la deteriore edizione ginevrina del ’78, raffrontandola con la tutt’altro che autorevole stampa di «Cosmopoli» del 1660. Una insignificante ristampa di tale testo arbitrario ha curato di recente Vittorio Gorresio ( 3 ).

(1) È da notarsi, che un compendio anonimo dei Ragguagli, notevolmente piu diffuso di quello del Leti, era apparso da tempo a Venezia sotto il frontespizio: Delli Avvisi di Parnaso, overo compendio de’ ragguagli di Traiano Boccalino , centurie quattro, in Venezia, 1619, appresso Francesco Prati. Il volume, che fu posto all’ Indice con decreto del 23 agosto 1634, riassume nelle prime due centurie i Ragguagli, nella terza e nella quarta (quest’ultima di soli 38 numeri) parte della Pietra e dell’Aggiunta del Briani ; il resto è dovuto all’opera di un fiacco imitatore sconosciuto.

(2) È il n. 19 della «Biblioteca rara», in 16° di pp. XXIX-157. L’editore usa il consueto pseudonimo di Carlo Téoli.

(3) Cfr. Boccalini e Tassoni, La tirannide in berlina, Roma, Colombo, 1945, pp. 21-158.