Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/60

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perpetuamente esacerbarle, a fine che servissero per esempio chiarissimo a tutte le nazioni, quali amari frutti con il tempo produca la pianta della scelerata e crudel risoluzione che fanno li popoli, quando, per rabbia della cieca disperazione, precipitano nel baratro di sottoporsi al dominio di gente straniera. Replicò allora il Fazzello, che il tutto sarebbe stato vero, quando li Siciliani avessero mutato il dominio d’un re italiano per farsi servi d’uomini barbari, ma che, con il vespro loro avendo cambiati gl’indiscreti e impetuosi Francesi nei considerati e maturi Spagnuoli, parea che, l’intenzione dei Siciliani essendo stata buona, non meritasse l’odio tanto grave di Sua Maestá. Anco contro il Fazzello gravemente si esacerbò allora Apollo e con sdegno: — Dunque pare a te — gli disse — che quella dei Siciliani non sia stata viziosissima ignoranza di passar dall’insolenza, dalla prodigalitá e dalla trascuratezza francese alla crudeltade, all’avarizia e all’insopportabil accuratezza della signoria spagnuola? E solo i Siciliani non han saputo quello che è noto ad ognuno, che il dominio delli Spagnuoli sopra le nazion straniere è eterno e però sicuramente mortale, ove la signoria de’ Francesi, similissima ad una febre maligna, ancorché sia molto pericolosa, pur dá altrui qualche speranza di vita e con molti medicamenti si può curare, come ben con il vostro famoso vespro siciliano la curaste voi: vespro per certo glorioso, se con quella medicina in infinito non aveste peggiorato lo stato della vostra salute, perché, Fazzello, dai popoli saggi le armi della ribellione solo si pigliano quando sono sicuri di fare il grandissimo guadagno di cangiar la servitú nella libertá, non per mutare un prencipe straniero in un signore barbaro; perché il pesce, che vede di non poter far passaggio dall’olio bollente all’acqua fredda, stima minor suo male starsi nella padella che frigge, che saltar nel fuoco che arde.