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RAGGUAGLIO XXII

La Monarchia spagnuola va a ritrovar la serenissima Reina d’Italia e passano insieme grati complimenti.

Cosi grande fu lo spavento, che la serenissima Reina d’Italia ebbe, allora che vide i potentissimi re di Francia fatti signori del regno di Napoli e pretender il dominio del ducato di Milano, che benissimo conobbe che ella tra breve era per capitar in mano dei Francesi, se contro quella bellicosa nazione non facea gli ultimi sforzi; e percioché le proprie sue armi non erano sufficienti per assicurarla dagli imminenti pericoli, con successo tale si valse degli aiuti stranieri, che per scacciarne i Francesi facilitò agli Spagnuoli l’acquisto del regno di Napoli; e tra lei e la Monarchia di Spagna passò buona amicizia e perfetta intelligenza finché gli Spagnuoli, con la fraude nota ad ognuno, si fecero padroni del nobilissimo ducato di Milano, per lo quale acquisto, che fu di somma displicenza ai prencipi d’Italia, li Spagnuoli di modo si resero odiosi e sospetti a tutta Italia, che la Monarchia di Spagna e la Reina d’Italia, ancorché nell’apparenza mostrassero di continuare nell’antica confidenza, crudelissimamente nondimeno si insidiarono alla vita e alla riputazione; e il tutto con tanta acerbezza d’animi infelloniti, che con le macchinazioni del denaro, con le insidie della penna per molti anni nella pace si fecero una crudelissima guerra. Or, mentre gli sdegni e i sospetti tra queste due potentissime reine erano piú arrabbiati e gli animi si vedeano avvelenati di piú mortifero sdegno, la Monarchia di Spagna, fuor dell’espettazione d’ognuno, con una comitiva degna della sua grandezza fu a visitar la serenissima Reina d’Italia, dalla quale fu ricevuta con tante dimostrazioni di onori e di sviscerata affezione, che i letterati tutti, che nella faccia dell’una e dell’altra principessa piú osservarono i moti e gli affetti dell’animo, che i