Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/89

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ognuno, che le felicitadi monstruose avute dalla potentissima casa d’Austria nell’ereditar con i parentadi gli Stati di Fiandra, i regni di Spagna, di Napoli, di Sicilia, di Boemia, di Ungaria, di Portogallo, e l’acquisto del nobilissimo ducato di Milano ai prencipi tutti di Germania, d’Italia e d’Europa aveano dato gelosie tanto diaboliche, che aveano cagionato le passate e le presenti ruine grandi, che si veggono nell’antico patrimonio di lei, alle quali nemmeno gl’imperadori che furono dopo il famosissimo Massimiliano I, ancorché fossero in concetto di valorosissimi e potentissimi prencipi, seppero giammai applicar medicamento alcuno, che in infinito non inasprisse la piaga dei disordini di Germania, alla quale erano concorsi umori in tanta copia e cosi maligni, che con molta veritá potea dirsi che ella era immedicabile; e che oltre ciò ad ognuno ricordava la poca autoritá, che i moderni imperadori hanno nella Germania; e che non solo discortesia, ma aperta ingiustizia era voler che uno, che strettamente avea legate le mani, con esse facesse prove da Orlando; che di piu ponea in considerazione di ognuno le qualitá dell’Imperio, il quale essendo elettivo, in esso maggior autoritá avevano quei che servivano, che chi comandava; che oltre ciò ricordava la presente debolezza della casa d’Austria in Germania, alla quale con la sedizione dell’eresia gli uomini empi avendo rubato i cuori de’ suoi sudditi (furto tanto importante, che come perduti si possono abbandonar quei Stati ne’ quali cosi diabolica sementa vien gettata), l’imperador moderno si vedea spogliato dell’obbedienza della maggior parte dei suoi sudditi; e che però pregava ognuno a far reflessione sopra la qualitá de’ cugini, che la casa d’Austria di Germania ha in Spagna, ché trovarebbono che i popoli dell’Alemagna, nati alla libertá, per assicurarsi della mostruosa potenza di tanta famiglia, fanno empie vendette trasversali anco contra quei che non sarebbono sicuri della servitú degli Spagnuoli, quando essi per i peccati degli uomini giungessero mai a quel segno di dominar l’universo, dal quale per mera benignitá e misericordia di Dio tanto piú si dilungano, quanto piú con li loro artifíci si for