Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso I.djvu/166

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terra; e alcuni con urtoni cosi sconciamente furono percossi nel petto, che a gran fatica per molte ore poterono respirare: di modo che il cortigiano, avendo superato ogni contrasto, senza che alcuno glielo impedisse, gettò il pallone oltre lo steccato, e riportò il premio del giuoco. Di che i fiorentini talmente rimasero storditi, che solennemente giurarono di non ammettere mai piú cortigiano alcuno al giuoco loro; come quelli che nel corso hanno le ali a’ piedi, e nel dar gli urtoni e le stomacate alle persone per farle stare a dietro, hanno i gomiti foderati di ferro; nel farsi far largo nelle folle, neiraprirsi la strada patente nelle piú folte calche de’concorrenti, nell*arte di mai piú lasciarsi cadere o ritorre il pallone che una sol volta sia capitato loro nelle mani, e nell’artifizio di saper fare la cianchetta agli emuli loro, per far loro dare in terra crepacci cosi vergognosi che mai piú non possino risorgere, piú tosto erano diavoli che uomini. T. Boccalini, Ragguagli di Parnaso. il