Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso I.djvu/376

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indice 371
Ragguaglio XXI — Apollo per inanimire i senatori delle patrie libere a coltivar la libertá senza affettar la tirannide delle republiche, neiranfiteatro di Melpomene fa rappresentare un sopramodo lacrimevole spettacolo |||
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Ragguaglio XXII — I signori accademici Intronati nella loro accademia avendo ammesse le piú principali poetesse di Parnaso, Apollo comanda che sieno levate |||
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Ragguaglio XXIII — Giusto Lipsio con solenne cavalcata essendo ammesso in Parnaso, il seguente giorno dopo il suo ingresso, contro l’aspettazione di ognuno, accusa Tacito per empio, e dalla sua accusa riporta poco onore |||
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Ragguaglio XXIV — Giorno lugubre in Parnaso per la commemorazione dell* infelice introduzione fatta alle mense della sottocoppa |||
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Ragguaglio XXV — Le piú principali monarchie residenti in questo Stato di Parnaso chiedono alla serenissima Libertá veneziana con quai mezzi dalla sua nobiltá ella ottiene il beneficio di cosí esquisita secretezza e tanto esatta ubbidienza; e da lei ricevono la soddisfazione che desiderano |||
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Ragguaglio XXVI — Il potentissimo re di Francia Francesco primo, incontratosi nella Filosofía ch’andava ignuda, le proferisce il suo manto reale, non accettato da lei |||
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Ragguaglio XXVII — Apollo acremente si duole con le serenissime muse, perché inspirano il furor poetico in molti ingegni ignoranti; ed esse eccellentemente difendono le azioni loro |||
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Ragguaglio XXVIII — Torquato Tasso presenta ad Apollo il suo poema della Gerusalemme liberata, per lo quale Lodovico Castelvetro e Aristotile da Sua Maestá rigorosamente vengono ripresi |||
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Ragguaglio XXIX — Cornelio Tacito viene eletto prencipe di Lesbo; dove essendo andato, vi fece infelicissima riuscita |||
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Ragguaglio XXX — Avvedutosi Apollo de’ gravi disordini che nel genere umano cagionava la fuga della serenissima virtú della Fedeltá, con l’opera delle serenissime muse e delle sublimi virtudi eroiche ottiene il ritorno di lei in Parnaso |||
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Ragguaglio XXXI — Per le feste di carnevale i virtuosi corrono in Parnaso i palii, e fanno altre dimostrazioni di allegrezze |||
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Ragguaglio XXXII — La milizia de’ soldati giannizzeri, per vedere un soldato del suo corpo malamente premiato, si solleva contro la Monarchia ottomana, e Apollo quieta il rumore |||
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Ragguaglio XXXIII — Apollo libera Carlo Sigonio e Dionigi Atanagi, quello da Pietro Vittorio e questo da Annibai Caro accusati per ingrati |||
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