Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso I.djvu/96

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cominciò a seminar prima e nutrir poi gravi discordie: e perché la nobiltá di consiglio e di valore era superiore al popolo, il quale dalla potenza degli uomini grandi veniva abbattuto, Tacito, con astuto consiglio e con occultissimi artifici aderí alla parte piú debole: onde i capi del popolo, per lo aiuto gagliardo che ricevean dal prencipe fatti molto arditi, contro la nobiltá esercitavano brutte insolenze, per le quali in meno di un mese in Lesbo si accese uno spaventevol fuoco di guerre civili. Frattanto Tacito, in pubblico scoprendosi amator della pace universale, come mediatore s’intrometteva per terminare quelle differenze, che nel suo secreto desiderava che giammai avessero fine, e con accortezza tale faceva il zelante del ben di tutti, che assoluto arbitro divenne delle differenze dell’una e dell’altra parte; e servendosi delle altrui calamitadi per istrumento da ingrandir la sua autoritá, pose prima il popolo in grandissimo spavento che di breve dalla potenza della nobiltá tutto sarebbe stato tagliato a pezzi, se molto presto non trovava qualche buon rimedio alla sua sicurezza: col qual artificio facilmente ottenne da lui che, per assicurarlo dalla potenza della nobiltá, nella cittá reale armasse una milizia di soldati stranieri, che con onesto nome chiamò « soldati della pace »: e questa milizia, sotto i pretesti che con essa voleva tenere a freno il popolo giá divenuto troppo insolente, con buonissima soddisfazione della nobiltá armò. I soldati di numero furono tremila: capo dei quali fece Tacito un soggetto suo confidente; e affine di sempre averli fedeli e pronti in ogni suo bisogno, non solo coi giuramenti di fedeltá, co’ doni e con ogni sorte di amorevoli dimostramenti di liberalitá se li rese obbligati, ma con permettere loro che contro la nobiltá e il popolo di Lesbo esercitassero i piú crudeli e avari trattamenti che avessero saputo, altrettanto li rese suoi parziali, quanto odiosissimi alla nobiltá e al popolo del suo principato. Onde Tacito, cosi eccellentemente essendosi fortificato nella sua grandezza, in pochi giorni empi il senato, la cittá di Lesbo e lo stato tutto di accusatori e di crudelissime spie, che attizzò poi contro i primi nobili di Lesbo; i quali, sotto pretesto di vari delitti, venivano privati delle loro facoltadi e degli onorati magistrati che godevano, de’ quali ingrandiva ed esaltava gli