Pagina:Boiardo - Orlando innamorato I.djvu/105

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[St. 23-26] libro i. canto v 95

        Malagise non fa troppo parole,
     Ma come a quella piace, così giura;
     Nè scia come Ranaldo non ne vole,
     Anzi crede menarlo alla sicura.
     Già se chinava allo occidente il sole;
     Ma, come gionta fu la notte scura,
     Malagise un demonio ha tolto sotto,
     E via per l’aria se ne va di botto.

        Quel demonio li parla tutta fiata
     (E va volando per la notte bruna)
     Della gente che in Spagna era arivata,
     E come Ricciardetto ebbe fortuna,
     E la battaglia come era ordinata.
     Di ciò che è fatto, non gli è cosa alcuna
     Che quel demonio non la sappia dire;
     Anzi più dice, perchè scia mentire.

        E già son gionti presso a Barcellona
     (Forse restava un’ora a farse giorno),
     E Malagise il demonio abandona.
     E, per quei paviglion guardando intorno,
     Dove sia de Ranaldo la persona,
     E’ dormir vede il cavallier adorno;
     Nella trabacca sua stava colcato.
     Malagise entra, ed ebbelo svegliato.

        Quando Ranaldo vide la sua faccia,
     Non fu nella sua vita sì contento;
     Del trapontin se leva e quello abbraccia,
     E delle volte lo baciò da cento.
     Disse a lui Malagise: Ora te spaccia,
     Ch’io son venuto sotto a sacramento.
     Piacendo a te, me pôi deliberare:
     Non te piacendo, in pregion vo’ tornare.

10. MI. E via. — 22. P. E.