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orlando innamorato |
[St. 59-62] |
Uscì Grandonio fuor de Barcellona;
E fece poi Marsilio il giuramento
Di seguir de Gradasso la corona
Contra di Carlo e del suo tenimento.
Esso in secreto e palese ragiona
Che disfarà Parigi al fondamento,
Se non gli è dato il suo Baiardo in mano;
E tutta Francia vol giettare al piano.
Già Ricciardetto con tutta la gente,
È gionto dal re Carlo imperatore;
Ma di Ranaldo non scia dir nïente.
Di questo è nato in corte un gran romore.
Quei di Magancia assai vilanamente
Dicono che Ranaldo è un traditore.
Ben vi è chi il niega, ed ha questi a mentire,1
E vol battaglia con chi lo vol dire.
Ma il re Gradasso ha già passati i monti,
Ed a Parise se ne vien disteso.
Raduna Carlo soi principi e conti,2
E bastagli lo ardir de esser diffeso.
Nella cità guarnisce torre e ponti,
Ogni partito della guerra è preso.
Stanno ordinati; ed ecco una matina
Vedon venir la gente saracina.
Lo imperatore ha le schiere ordinate
Già molti giorni avanti, nella terra.
Or le bandiere tutte son spiegate,
E suonan gl’instrumenti de la guerra.3
Tutte le gente sono in piaza armate,
La porta di San Celso se disserra;
Pedoni avanti, e dietro i cavallieri:
Il primo assalto fa il danese Ogieri.
- ↑ Ml. et a qui a.
- ↑ P. i suoi.
- ↑ Mr. li stormenti. T. dalla.