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352 orlando innamorato [St. 3-6]

3 Standosi questo ad adorar Macone
     Vide li amanti solacciar nel piano,
     E prese a quel mirar tentazïone,
     Tal che li cadde il libracciol di mano;
     E seco pensa il modo e la ragione
     Di tuor la dama al cavallier soprano.
     Poi che fatto ha il pensier, questo infelice
     Smonta la costa e porta una radice:

4 Una radice de natura cruda,
     Che fa l’omo per forza adormentare;
     Ma conviensi toccar la carne nuda,
     Quella che al sol scoperta non appare,
     Chi vôl che la persona gli occhi chiuda:
     Nè si puote altramente adoperare,
     Perchè toccando il collo, o testa, o mano,
     Adoprarebbe sua virtute in vano.

5 Poi che fu al prato quel vecchio canuto,
     E vide Brandimarte nella faccia,
     Ch’era un cavallier grande e ben membruto,
     Tirossi adietro quel vecchio tre braccia,
     E già se pente de esser giù venuto,
     Nè per gran tema sa quel che si faccia;
     Pur prese ardire, e vanne alla donzella,
     E pianamente gli alcia la gonella.

6 Nè si attentava de spirare il fiato,
     Perchè non aggia il cavallier sentito.
     Parea la dama avorio lavorato
     In ogni membro, o bel marmo polito,
     Quando scoperta d’intorno e da lato
     Fu da quel vecchio, come aveti odito.
     Lui se chinava piano a terra, e poscia
     Con la radice li tocca una coscia.