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186 orlando innamorato [St. 15-18]

15 Orlando quivi la trovò contendere
     Con l’altra, come io ho detto pur mo.
     Or, bei segnor, voi doveti comprendere
     Che la fiumana di cui parlato ho,
     È quella ove Ranaldo volse scendere
     Con tre compagni, e mai non ritornò,
     Ma fu ad inganno ne la nave preso
     Da Balisardo, come aveti inteso.

16 Sì come il conte vidde la donzella
     Che col destriero a l’altra ripa stava,
     Amor di novo ancora lo martella,
     Nè il doppio inganno più si ramentava,
     Che gli avea fatto quella anima fella;
     Lui fuor di modo più che inanzi amava.
     Chiese di grazia a quella passaggiera
     Che per mercè lo varca la riviera.

17 Ed Origilla, che cognobbe il conte,
     Ben se credette alora de morire;
     Pallida viene ed abassa la fronte,
     E per vergogna non sa che se dire.
     Intorno ha il fiume senza varco o ponte,
     E gionta è in loco che non può fuggire;
     Ma non bisogna a lei questa paura,
     Chè Orlando l’ama fuor d’ogni misura.

18 E ben ne fece presto dimostranza,
     Come a lei gionse, con dolci parole.
     Essa piangendo, o facendo sembianza,
     Sì come far ciascuna donna suole,
     Al conte dimandava perdonanza,
     E tanto invilupò frasche e vïole,
     Come colei che a frascheggiare era usa,
     Che al suo fallire aritrovò la scusa.

1. P. trovò a. — 14. P. che ami V. — 15. T. e Mr. CìUeser di. ; MI. Chie- se in. — 16. T. e Mr. omm. a. — 19. Mr. Vienne. — 21. MI. varca; P. barca. — 90. T. e MI. tante. — 32. MI. ritrovò.