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202 orlando innamorato [St. 19-22]

19 Diceva Brandimarte: - Alto barone,
     Già molte volte odito ho racontare
     Che del servigio perde il guiderdone
     Colui che for de modo fa pregare;
     Io ti cheggio, per Dio di passïone,
     Che quel che ho detto, tu lo vogli fare;
     E quando far nol vogli, io te prometto
     Ch’io tornarò di novo a Macometto. -

20 Orlando non rispose a quei sermoni,
     Nè acconsentitte e non volse desdire.
     Eccoti gente armate de ronconi
     Che alla pregion la porta fanno aprire.
     Diceva il caporale: - O campïoni,
     Quale è Orlando di voi, debba venire;
     Quel che è desso, lo dica e venga avante,
     Chè appresentar conviense a Manodante. -

21 Brandimarte rispose incontinente,
     Che apena non avea colui parlato;
     Il conte Orlando diceva nïente,
     Ma sospirando si stava da lato.
     Or tolse Brandimarte quella gente,
     E così proprio come era legato
     (Che far non può diffesa nè battaglia)
     Al re lo presentò quella sbiraglia.

22 Manodante era di natura umano,
     Però piacevolmente a parlar prese,
     Dicendo: - Ria fortuna e caso istrano
     A mio dispetto mi fa discortese;
     E ben ch’io sappia che sei cristïano,
     Nemico a nostra legge di palese,
     Sapendo tua virtute e il tuo valore,
     Assai me incresce a non te fare onore.

10. P. Kl acconsentir non volle, né d. — 31. MI. vertute el.